L’allevatore-veterinario: “Vi dico la verità sugli antibiotici e gli ormoni in allevamento”
“È inutile pensare che sulle tavole degli italiani arrivino carni con antibiotici o ormoni, perché non è così”. Da una parte perché in Europa gli ormoni sono vietati e “non si producono nemmeno”, dall’altra perché gli antibiotici, sempre meno utilizzati e sostituiti da precisi protocolli vaccinali, devono prima essere smaltiti dall’animale (rispettando così i “tempi di sospensione”, lasso di tempo che occorre aspettare prima di macellare l’animale, così che l’antibiotico venga totalmente smaltito e non ne resti traccia). Una volta poteva capitare che si dessero con troppa facilità agli animali da allevamento farmaci veterinari, ma “gli allevatori di nuova generazione non ci pensano nemmeno a fare queste cose”. Sia per una questione di benessere animale che, banalmente, di risparmio. Inoltre oggi l’antibiotico è totalmente tracciato, con continui controlli da parte del sistema veterinario nazionale e dei NAS. Impossibile “barare”.
Ce lo ricorda in questa sua breve testimonianza Andrea Beltrame, allevatore, agricoltore e veterinario desideroso di far capire che la sua categoria, oltre a meritare rispetto così come lo meritano i bovini che alleva, si impegna moltissimo per garantire da una parte le migliori condizioni possibili ai propri animali, dall’altra un elevato livello di qualità dei prodotti che ne derivano. Il tutto, sfatando un po’ di miti e ricordando che il settore zootecnico, nell’interesse di tutti, è praticamente il più attivo nella lotta all’antibiotico-resistenza. Diffondiamo informazioni corrette sulle produzioni animali, dunque. E #AlleviamoRispetto!