Le nuove frontiere del benessere animale
L’attenzione al benessere animale è cresciuta nei consumatori negli ultimi anni, sempre più interessati a conoscere le modalità di allevamento, nell’ottica di una sempre maggiore sicurezza alimentare e rispetto dell’ambiente e degli animali.
Cosa sappiamo veramente di benessere animale? Nonostante il martellamento mediatico sull’argomento, in realtà, se ne sa ben poco. La nuova definizione di questo concetto, infatti, prende in considerazione il diritto degli animali di essere riconosciuti e trattati come esseri senzienti, oltre ovviamente alle nuove conoscenze scientifiche in merito alle loro reali esigenze.
Avere più informazioni corrette a riguardo, come ad esempio conoscere le effettive condizioni in cui vivono gli animali in allevamento, l’organizzazione della filiera zootecnica, il sistema dei controlli ufficiali e in che modo un allevamento di tipo protetto rispetti le normative sul benessere atte a soddisfare i bisogni concreti degli animali, può evitare convinzioni errate, spesso derivate dai mezzi di comunicazione di massa che possono creare percezioni distorte della realtà.
Oggi gli #AllevamentiProtetti più moderni sono in grado di assicurare un #BenessereAnimale che va ben oltre le #5libertà. Condividi il TweetIl benessere si realizza quando un animale si adatta all’ambiente in cui vive: per questo aumentare le conoscenze sulle vere necessità degli animali e sapere come questi interagiscono con il loro ambiente fisico e sociale è essenziale per migliorare le condizioni ambientali e di gestione, e adeguare i sistemi di allevamento affinché siano sempre all’avanguardia.
Oggi gli allevamenti protetti più moderni sono in grado di assicurare bisogni che vanno ben oltre le 5 libertà: grazie alla comprensione delle esigenze comportamentali e delle capacità cognitive degli animali è emersa ad esempio l’importanza degli arricchimenti e delle interazioni uomo-animale, come variabili che possono esercitare un grande impatto sul benessere.
Dunque non solo il soddisfacimento degli standard minimi e dei bisogni fisiologici primari come il mangiare, il bere, il dormire, il diritto di vivere in salute e di non soffrire, ma anche il poter esprimere il loro specifico repertorio comportamentale che consenta di vivere una vita dignitosa, come un ambiente idoneo e confortevole e un rapporto favorevole con l’uomo che li accudisce.
Ad esempio è stato osservato che, se oltre a fornire arricchimenti ambientali che riducono lo stress e la noia, evitando così la comparsa di comportamenti anomali, vengono dotati anche di arricchimenti cognitivi specifici che aumentano la complessità fisica e sociale dell’ambiente zootecnico, con nuove strutture ed elementi, come ad esempio piccole sfide collegate ad una ricompensa in alimenti, il bestiame viene stimolato positivamente, migliorando il loro benessere generale.
Nell’allevamento suino, giusto per fare un esempio concreto, utilizzando un dispositivo di alimentazione computerizzato dove i suinetti devono riconoscere un segnale sonoro e quindi azionare un pulsante per ricevere una ricompensa alimentare, è stato registrato meno stress negli animali dopo diverse settimane di assunzione di alimenti attraverso questo sofisticato sistema rispetto all’alimentazione normale.
Dunque interagire con un dispositivo cognitivamente stimolante, che tenga impegnati gli animali come lo sarebbero in natura, porta effetti positivi sul benessere, riducendo la paura, lo stress e l’insorgere di comportamenti anomali. È però importante conoscere le reali capacità di ogni specie per evitare al contrario di sovraccaricare mentalmente e stressare gli animali con problemi che non sono in grado di risolvere.
#BenessereAnimale: sapere in che modo il #bestiame percepisce e interagisce con l'uomo è utile per migliorare le pratiche di manipolazione, trattamento e di gestione degli #animali in #allevamento. Condividi il TweetAnche le interazioni uomo-animale influiscono sul benessere: sapere in che modo il bestiame percepisce e interagisce con l’uomo è utile per migliorare le pratiche di manipolazione, trattamento e di gestione degli animali in allevamento. Attuando interazioni gratificanti uomo-animale, con stimolazioni tattili, come carezze o tocchi delicati, è stata osservata una significativa riduzione dello stress e della paura nei confronti degli esseri umani. Ciò facilita la gestione nelle fasi critiche di movimentazione e trasporto degli animali, migliorando la risposta immunitaria e aumentando la produttività.
Questo campo di ricerca relativamente nuovo è un’opportunità importante di crescita, in un’ottica di miglioramento continuo del benessere degli animali, ma anche soprattutto dal punto di vista economico, in quanto è ormai assodato che se aumenta il benessere aumenta anche la produzione: progettare ambienti protetti sempre più adeguati ai bisogni di specie e migliorare le pratiche di gestione grazie all’agire responsabile di tutti gli operatori nelle varie fasi, va a tutto vantaggio della produttività, riducendo drasticamente malattie, interventi sanitari, utilizzo di farmaci, mortalità e perdite in allevamento. Non da meno è la conquista della fiducia del consumatore, le cui scelte ormai premiano sempre più chi adotta modelli gestionali virtuosi e sostenibili.