La carne è fondamentale per la buona salute degli esseri umani, ma anche di molti animali. Due esempi su tutti: il cane e il gatto. L’importante ruolo della carne nella nutrizione dei nostri animali d’affezione è univocamente riconosciuto dal mondo scientifico.

Nel corso della storia gli esseri umani hanno sempre ricevuto beneficio dalla vicinanza con i cani e con i gatti per vari motivi: caccia, protezione, controllo del territorio, compagnia….

Come risulta da similitudini del DNA il cane domestico si è evoluto dal lupo la cui dieta consiste principalmente in proteine animali​​ che si procura cacciando prede grandi come ad esempio i ruminanti. Il gatto domestico, a sua volta, ha molte similitudini comportamentali con i congeneri selvatici la cui dieta consiste principalmente in piccoli mammiferi e uccelli.

Da questa premessa si deduce la natura carnivora del cane e del gatto. Attraverso il contatto continuo con l’uomo il cane e il gatto hanno però manifestato capacità adattive (alimentari e comportamentali) che li hanno caratterizzati nel passaggio da animali selvatici ad animali domestici e, sempre più di frequente, a membri delle nostre famiglie.

Il ruolo della carne nella dieta degli animali d’affezione

L’importante ruolo delle proteine di origine animale nella nutrizione dei nostri animali d’affezione è univocamente riconosciuto da scienziati nutrizionisti, etologi e genetisti. Come abbiamo detto, pur essendosi adattati a una dieta più varia di quella che assumevano i loro antenati, i cani e i gatti domestici mantengono inalterate alcune caratteristiche dei carnivori selvatici ed amano istintivamente la carne. La carne è per il cane una fonte primaria di buone proteine e per il gatto, carnivoro pressoché assoluto, un alimento che assicura il suo fabbisogno proteico ed energetico.

Per scegliere il programma alimentare più adatto alle esigenze dei nostri animali da compagnia occorre inizialmente conoscere il valore biologico e la digeribilità delle proteine apportate dagli alimenti. La digeribilità proteica indica in quale percentuale una proteina è digerita dall’animale e in quale misura i suoi aminoacidi sono assorbiti nel tratto gastrointestinale. La carne è fra le migliori fonti proteiche in quanto a valore biologico e digeribilità ed è ricca di preziosi aminoacidi.

La carne: base della nutrizione quotidiana del cane e del gatto

La carne è la base della nutrizione quotidiana del cane e del gatto, essa non deve essere completamente magra, meglio se contiene una certa percentuale di grasso (caratterizzato da un tenore in acidi grassi), che conferisce un gusto particolarmente gradevole per il cane e il gatto. Durante l’attività fisica, nei cuccioli e nelle femmine in allattamento, viene richiesto un maggiore apporto proteico e quindi è indispensabile un maggiore apporto di carne. L’organismo del nostro animale in questi periodi subisce infatti delle modificazioni fisiologiche particolarmente importanti. La carne macinata ad esempio è fondamentale già durante lo svezzamento dei cuccioli. Lo svezzamento nel cane ha inizio attorno alle 4-6 settimane di vita, è dovuto dall’impossibilità della madre di produrre il latte necessario alle accresciute necessità della cucciolata e prevede l’introduzione, appunto, di carne macinata.

In ogni fase della vita del cane, poi, la carne non dovrà mai mancare perché contiene proteine ​​e aminoacidi essenziali di altissima qualità che, tra l’altro, contribuiranno a migliorare il suo stato di salute generale garantendogli difese immunitarie più forti.

Importantissimo, poi, non dimenticare oltre alla qualità anche la quantità e il tempo di somministrazione.  Ai cuccioli si dovranno somministrare quattro pasti giornalieri (al mattino, all’ora di pranzo, nel pomeriggio e dopo cena) mentre per i cani adulti la quantità ideale sarà due, pranzo e cena. In conclusione, il cane ed il gatto sono animali con una predilezione per la carne, che dovrà essere somministrata in ogni loro pasto.