Flic Everett: “La dieta vegana mi ha rovinato la salute”
“Diventare vegana ha rovinato la mia salute”: così rivela Flic Everett, l’ex direttrice di una famosa rivista vegan, raccontando come smettere di mangiare carne per tre anni le abbia portato diverse e serie problematiche, tra cui dolori alla vescica, eruzione cutanea e gengive sanguinanti. E a quanto pare non è l’unica.
Flic Everett, giornalista nota per essere stata per alcuni anni la direttrice di quella che fu la rivista Vegan Living Magazine (da tempo non più in stampa per il calo delle vendite), come tante celebrità seguite dai migliori nutrizionisti, ha smesso di essere vegana. Le ragioni sembrano essere sempre le stesse: i problemi di salute che l’adozione di un regime così stringente comporta. L’attrice Anne Hathaway ad esempio, ha recentemente ammesso di aver ricominciato a mangiare pesce perché le riprese erano impegnative e come vegana “non si sentiva bene o in salute”; mentre altre attrici come Kristen Bell e Natalie Portman sono tornate entrambe almeno a bere latte e a mangiare latticini in gravidanza. Persino l’attrice vegana attivista Zooey Deschanel ha ceduto e ora dice: “Ho molte sensibilità alimentari – non posso mangiare più grano o soia – ed è stato molto difficile assumere abbastanza calorie”. Tra le ragioni, spiccano lo sviluppo di calcoli renali a causa degli alti livelli di ossalati presenti nelle verdure della dieta.
Così la Everett testimonia la sua brutta esperienza in una lunga intervista sul Daily Mail: “I miei problemi sono iniziati nell’ottobre 2016: nel giugno di quell’anno ho pubblicato la rivista Vegan Living Magazine che mi ha dato l’impulso di diventare vegana”, racconta: “Adoro cucinare, e il mio nuovo lavoro mi ha permesso di provare piatti che non avevo mai preso in considerazione, come paté di carote e anacardi, curry di ceci, arrosto di barbabietole e pistacchi e mousse al cioccolato a base di “aquafaba” – l’acqua di una lattina di ceci. Era un nuovo modo eccitante di mangiare e pubblicavo su Instagram le mie creazioni”.
E così ceci, latte di soia, lenticchie, fritture di tofu, tempeh, gelato a base di soia, torte fatte con semi di lino anziché uova, cavolo, avena, muesli, hummus, noci, anacardi e semi erano diventati la base della sua alimentazione e delle sue ricette: “Sapevo che una dieta vegana rigorosa significava però una mancanza di vitamina B12 – che i medici avvertono può causare problemi di memoria, affanno e, in casi estremi, persino paralisi – e carenze di omega 3 e 6, ma ho sempre preso tutte le vitamine religiosamente, compresi gli integratori di alghe”.
Stando poi a contatto a tempo pieno con nutrizionisti, dietisti ed esperti vegani, non le era per niente venuto in mente che i suoi problemi di salute potessero essere correlati alla dieta, iniziati con un dolore pungente alla vescica, come una forma di cistite, mal di testa mattutino, l’apparizione di una strana chiazza sulla pelle vicino alla bocca e gengive sanguinanti: “A 48 anni, mi sentivo come se stessi cadendo a pezzi. Ho subito esami del sangue e visite infinite, sottoponendomi perfino ad un test per il cancro, a causa dei fastidiosi sintomi che avevo, finché la causa della mia misteriosa malattia si è rivelata ciò che mai avrei immaginato: la mia scelta di seguire la dieta vegana”.
Ho subito #esami del sangue e #visite infinite, perfino un test per il #cancro, finché la causa della mia misteriosa #malattia si è rivelata: la mia scelta di seguire la #dieta #vegana. Condividi il TweetLe diagnosi mediche parlavano chiaro: l’alimentazione totalmente veg aveva peggiorato la sua lieve allergia al nichel, in quanto la maggior parte di questo elemento chimico si trova proprio negli alimenti vegetali, specialmente nella soia – un pilastro della dieta vegana nonostante le controindicazioni – nei legumi, nelle noci e semi, nel cavolo, nel cioccolato fondente, nel tofu, nei semi di pomodoro e nell’avena, mentre gli alimenti che non contengono nichel sono pesce, carne, uova e latticini: “Praticamente il nichel era diventato la mia intera dieta e avevo drammaticamente peggiorato una lieve allergia. Il mio compagno, Andy, ha subito sottolineato: ‘Non puoi più essere vegana’. Mi sono rifiutata di crederci. Ero impegnata nel mio regime cruelty free – e poi, se non fossi stata vegana, come avrei potuto pubblicare una rivista vegan?”
“Ero costantemente stanca, pallida e depressa”, continua Flic Everett: “Non mi piaceva più mangiare. Così ho chiamato di nuovo il mio medico di famiglia: ‘Devi almeno mangiare pesce‘, mi disse. ‘Semplicemente non stai mangiando abbastanza proteine. Per l’amor del cielo, si tratta della tua salute e ciò che stai seguendo non è una dieta sensata”. E così, nonostante la sua iniziale riluttanza, ha finalmente deciso di ascoltare i consigli del suo medico: “Nel giro di un paio di giorni dalla reintroduzione del pesce mi sentivo significativamente meglio. La mia energia è tornata, la mia pelle è migliorata e il mal di testa è scomparso. Pochi mesi dopo, l’eruzione cutanea e il dolore sono completamente scomparsi e le mie gengive stanno bene. Destino beffardo, quella settimana ho scoperto anche che la mia rivista stava chiudendo”.
Una significativa mancanza di #vitaminaB può portare a problemi cardiaci e nervosi. #NoVegan Condividi il Tweet“Molti altri vegani hanno avuto carenze di vitamina B, D, calcio e iodio, tutti essenziali per una buona salute”, conclude Flic Everett: “Una significativa mancanza di vitamina B può portare a problemi cardiaci e nervosi. Non suggerisco che il veganismo sia una cattiva scelta, semplicemente so per esperienza che non è una decisione dietetica che dovrebbe essere presa alla leggera, e certamente non senza un consiglio medico. Quest’anno faccio ancora il tifo per chi fa il Veganuary. Ma purtroppo, in futuro, non mi unirò a loro, perché per me la dieta che credevo fosse la migliore si è rivelata la peggiore”.