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I tagli del pollo e come cucinarli

Se del maiale non si butta via niente, anche i volatili, come il pollo, gli fanno un’ottima compagnia. Vediamo quali sono i suoi principali tagli.

Come abbiamo visto in precedenza, del maiale non si butta via niente, anche a livello di tagli buoni in cucina. Anche il pollo, però, si può valorizzare al meglio. La carne bianca più apprezzata e consumata da grandi e piccini, per il suo sapore dolce, perché magra e ricca di proteine, per la sua facilità di preparazione, ma soprattutto per la convenienza di prezzo. Vediamo quali sono tutti i tagli del pollo e come valorizzarli al meglio in cucina.

Il petto e le cosce sono sicuramente i tagli più conosciuti e richiesti: il petto di pollo è la parte più magra e pregiata che si presta per la sua versatilità a moltissime preparazioni, semplici e veloci, adatto in particolar modo ai bambini, ma occorre inumidirlo e insaporirlo per evitare che risulti troppo stopposo, per la sua quasi totale assenza di grassi.
Per questo si consiglia di cuocerlo insieme alla pelle, specialmente nelle cotture a secco in padella, facendola rosolare e abbrustolire fino a renderla croccante, così che la carne non si asciughi troppo, acquisti sapore e resti umida e morbida.

La pelle contiene la maggior parte dei grassi, per cui toglierla o mantenerla può fare la differenza, ma anche i valori nutrizionali tra i diversi tagli di carne di pollo possono variare considerevolmente: tra le cosce e il petto c’è una differenza in grassi anche del 10%, caratteristica che influenza notevolmente il gusto e la consistenza della carne. Le cosce infatti sono molto amate perché già saporite di per sé senza bisogno di tanti condimenti e per la loro tenerezza: perfette arrosto o in umido, dotate o meno anche di sovraccoscia, la parte superiore che può essere disossata e farcita.

Le ali del pollo sono tra i tagli più economici e si compongono di una prima parte più polposa e della parte finale più ossuta delle alette, stuzzicanti e sfiziose per chi ama spolpare la carne vicino alle ossa. Gustose impanate e fritte oppure al forno, sulla griglia o ottime per il brodo, così da sfruttare anche le ossa che arricchiranno il brodo di midollo, calcio e minerali.
Vietato buttar via infatti le ossa, ma anche la testa, il collo e le zampe, tutte parti del pollo che possono contribuire ad un brodo super nutriente: le zampe in particolare sono ricche di collagene e si sciolgono in parte rendendo denso il brodo, costituendo una vera prelibatezza anche da mangiare.

Il collo del pollo può essere usato anche da riempire con altra carne o ingredienti a piacere, come ad esempio il collo ripieno, antica ricetta tipica Toscana, farcendo il collo con le interiora del pollo e pane raffermo, poi cotto in forno o bollito. Le interiora del pollo, come il fegato, il cuore, i reni e lo stomaco sono una miniera di minerali e ingredienti da sfruttare in cucina per deliziose ricette, come il paté di fegatini di pollo, la trippa ricca di collagene e il cuore, utilizzato per ragù e salse, oppure saltato in padella insieme alle altre frattaglie.

Dunque anche il pollo non è solo petto o coscia, ma molto di più, e per valorizzarlo al meglio si può acquistare direttamente un pollo intero, oppure rivolgersi alla propria macelleria di fiducia, per non sprecarne nemmeno un boccone.

Il Progetto “Carni Sostenibili” vuole individuare gli argomenti chiave, lo stato delle conoscenze e le più recenti tendenze e orientamenti tecnico scientifici, con l’intento di mostrare che la produzione e il consumo di carne possono essere sostenibili, sia per la salute che per l’ambiente.